Come voi

Il fine settimana è finito. Finalmente la mia famiglia è tornata in patria e ora ognuno è nella propria casa e ogni gatto coccola il proprio padrone!

Terminata anche la festa degli innamorati, mi concedo delle riflessioni sui rapporti uomo-donna.

Ho come la sensazione che non si sia raggiunta alcuna parità! Almeno non qui al sud! Abbiamo ancora stipendi diversi, quando ci assumono sono preoccupati che potremmo diventare madri, mentre la gente fuori, se madre non lo vuoi diventare ti giudica!

Il giudizio. Quanto giudizio c’è in giro! Non c’è nessuna parità! Le bambine vanno vestite di rosa e i maschietti di blu. Le bambine giocano con le bambole e le cucine. Addirittura possiamo acquistare per loro miniature della folletto e dello straccio vileda! I maschietti, no! Non puliscono per gioco, mai visti spingere al parco una carrozzina giocattolo o armeggiare con una pentola. No, a loro mettiamo in mano pistole, furgoni dei vigili del fuoco e delle belle macchinine! Che una bimba che ci fa con una macchinina, che tanto sappiamo tutti che le donne non sanno guidare!

Ma non sono solo i giocattoli, no! Le magliette per bambine hanno stampe con scritte glitterate, “sono una principessa” o “sono bellissima”. Ai bambini infiliamo maglie con la scritta “sono un super eroe”!

Poi cresciamo, ci scopriamo, iniziamo a fare le nostre scelte. Ma il giudizio non scompare mai.

I maschietti sono spinti a vivere la loro sessualità, parlano liberamente di masturbazione, eiaculazione, eccitazione. E quando hanno raggiunto la maturità sessuale, se la godono! Sono liberi di scoprire il piacere, e più donne si portano a letto più sono uomini!

Le femminucce devono essere brave ragazze! Non ci si concede a chiunque. Gli argomenti relativi alla sessualità iniziano quasi sempre con un “non”. Non farlo troppo presto, non farlo con troppe persone, non, non, non. E questo perché DOBBIAMO RISPETTARCI. Rispettare il nostro corpo! Ma che cavolata è questa??

Non rispetto il mio corpo se faccio qualcosa che mi piace? Non sono una brava ragazza se ho una sana attività sessuale? Posso andare a letto con un uomo solo se siamo innamorati? Lui lo rispetta il suo corpo quando fa sesso occasionale? Cavolo siamo uguali o no?

E il mondo è sempre pieno di uomini che vogliono solo fare sesso senza impegnarsi e di povere donne che vengono usate e deluse. Ma smettiamola! Iniziamo ad essere sinceri con noi stessi e con gli altri!

Caro uomo, se vuoi fare del sesso occasionale prova a chiedere! Smettila di fare il romantico, corteggiare, adulare e poi sparire ad obiettivo raggiunto! Non siamo tutte alla ricerca dell’amore vero, e anche se lo stessimo cercando non è detto che tu sia un candidato valido! Il sesso piace anche a noi donne! E anche noi donne abbiamo bisogno a volte di leggerezza.

E non siamo troie per questo. Siamo umane. Come voi. Viviamo. Come voi. Godiamo. Come voi.

La vita non sarebbe più semplice se tutti dicessero la verità senza paura di essere giudicati?

Caro uomo non staresti meglio nel sapere che volevamo la stessa cosa, invece di pensare a te stesso come lo stronzo che usa per il suo piacere povere ed indifese donzelle?

Invece no! La vita deve essere complicata e se non vuoi essere giudicata, ti conviene aspettare il principe azzurro, sognare una bella casa con lo steccato bianco, desiderare dei bambini, firmare le dimissioni in anticipo per quando quei bambini arriveranno, dividere i giocattoli per sesso, classificare i generi, accettare uno stipendio minore rispetto al tuo collega UOMO, o ancora meglio cercare un lavoro adatto ad una donna! Soprattutto però, ti conviene far finta che il sesso non ti piaccia come piace a loro maschietti, perché saresti una poco di buono…e allora rischi che non arrivi mai il principe azzurro e la casa con lo steccato bianco!

Il giorno di San Valentino: 5 film sull’amore vero

Per il post dedicato al giorno di San Valentino, ero indecisa e piena di idee. Avevo pensato di parlarvi di come ha origine questa festività, ma in fondo chi sono io? Wikipedia? Ho poi valutato di parlarvi di amore in senso lato, rifilando le stupidaggini sull’amore che non è solo quello con il proprio ragazzo/a. Il che è vero…l’amore per la famiglia, gli amici! Ma non prendiamoci in giro, San Valentino non celebra l’amore, ma gli innamorati!

Così ho deciso di dedicare il post a 5 film che, a parer mio, ci parlano di amore vero!

Dunque, prego, rullo di tamburi…. e iniziamo:

1. La La Land

Tutti conosciamo questo film, se non altro per le 14 candidature ai premi Oscar del 2017. La storia è romantica, i colori e lo colonna sonora della pellicola farebbero sognare anche senza trama. E non dirò altro! Nel periodo del boom ho sentito molta gente insoddisfatta del film, ma credetemi, dategli la giusta chiave di lettura, ed è meraviglioso!

2. One day

Nasce dalla penna di David Nicholls, che nel 2011 lo porta sul grande schermo facendo lo sceneggiatore! Quando il film uscì, ricordo che si parlava di una storia d’amore, finalmente diversa dal solito! Non basta questo a far venir voglia di vederlo?

3. I segreti di BrokeBack Mountain

È il mio film preferito in assoluto! La storia d’amore più appassionata e sofferta di tutti i tempi…ok magari non di tutti i tempi, ma per me è così! Il gusto dell’amore proibito, il rimpianto di una vita non vissuta. Ecco magari messa così, non vi invoglio a vederlo, ma credetemi se vi dico che in questo film c’è tanto amore vero!

4. 500 giorni insieme

La colonna sonora è perfetta e i protagonisti infinitamente adorabili. Il film inizia con la frase “questa non è una storia d’amore” e dice tutto e niente. Più leggero rispetto ai tre titoli precedenti, ma ve lo dico, anche questo film ha un gusto dolce amaro!

5. Storia di un matrimonio

Ecco questo di romantico ha veramente poco, ma lo considero comunque degno della lista! Come se fosse l’altra faccia dell’amore. Per di più mi sono innamorata follemente del protagonista maschile, ma questa è un’altra storia…

E la lista si conclude qui, so di non avervi dato trame o informazioni, ma penso che non ce ne fosse bisogno! Credo che siano fin troppo conosciuti! Se non avete ancora guardato questi film, l’unica cosa che mi sento in dovere di specificare è che la lista potrebbe anche chiamarsi: 5 film che fanno soffrire!

Se volete o vi aspettate il lieto fine, nessuno di questi fa per voi!

Tre gatti per tre case

Nel post dedicato a Teodoro, ho menzionato il fatto che mia madre mi avesse sempre detto che se avessi portato un animale in casa, avrebbe cacciato sia lui che me, e come effettivamente avesse mantenuto la promessa.

Bene, da quel giorno sono cambiate molte cose!

La presenza, se pur breve, di Teo in casa dei miei genitori, ha convinto mia madre di tre cose fondamentali:

1. I gatti sono animali puliti.

E tutto ciò che è pulito va molto d’accordo con mia madre.

2. I gatti sono capaci di farti sentire molto amato.

3. Lei è capace di amare un gatto.

Queste tre convinzioni hanno portato all’adozione di Alvin. Un cucciolotto bianco e nero, sempre affamato e fin troppo vivace!

Prima di Alvin (cui scelta del nome è carina e un giorno ve la racconterò), avevo trovato in strada un altro cucciolo di gatto, che piangendo disperato mi aveva implorata di portarlo a casa! Così mi ero trovata con un gatto di troppo, che alla fine è andato a vivere da mia sorella e mio cognato. Il piccolo Albus.

Ora, perché vi dico tutto questo?

Perché i miei genitori sono partiti con mia sorella e suo marito. Tutti insieme appassionatamente, ieri hanno preso un volo per Milano, lasciandomi qui a Lecce sola, con tre case e tre gatti!

Fino al loro ritorno dunque, la mia vita sarà scandita da “metti croccanti, cambia acqua pulisci lettiera e cambia casa” ( mi sento molto karate kid, “metti la cera, togli la cera”), il tutto ovviamente due volte al giorno per tre volte! Potrei creare intorno a questa storia un problema di matematica per bambini, del tipo: Se Martina ha tre gatti e ogni gatto vive in una casa diversa e Martina deve dare da mangiare, bere, pulire le loro lettiere due volte al giorno, quante volte Martina si mette in macchina per cambiare casa?

Ma insomma va bene! Mamma dice che ho portato io tutti questi gatti in famiglia ed è giusto che me ne prenda gli effetti collaterali, io dico che questo è vivere in una famiglia! Ci si prende cura l’uno dell’altro, e se bisogna sostituirsi nei ruoli quando ce n’è bisogno si fa…

Io mi sono svegliata, e tu?

Ho appena letto un post dal titolo “Amore e Dipendenza”. Mi ha toccata particolarmente da vicino.

Molti anni fa, ho avuto una relazione di cinque anni, con un ragazzo che mi ha tolto più di quanto sia riuscito a darmi. Gli ho permesso di togliermi l’entusiasmo, la mia autostima e di modificare attivamente la mia personalità. Mi sono annullata e donata a lui come un foglio bianco e ho permesso che lui mi scrivesse nel modo che più gli piaceva. E in base ai suoi desideri mi modellavo per essere la donna perfetta. E funzionava. Lui mi amava e io ero felice. Quello che più mi importava era non perderlo. E per non perdere lui avevo accettato di perdere me stessa.

La prima volta che mi disse che la mia maglietta era troppo scollata, ne fui felice! Nella mia testa si formò l’assurdo pensiero che lo stesse dicendo perché provava qualcosa per me. Non la indossai più. Fu il primo di una lunga serie di sbagli, perché non indossare più quella maglia aveva dato a lui un potere ed una certezza! Il potere di decidere per me e la certezza che io l’avrei accettato.

Allora divenne molto più frequente che lamentasse un vestito troppo corto, una tuta troppo aderente, un rossetto troppo volgare…

Ma cos’era cambiare un vestito o un rossetto paragonato al nostro amore?

Allora via tutto. Ma i vestiti, i trucchi, non erano l’unica cosa che non andava bene!

C’erano quelle amiche, che uscivano senza fidanzati e rimanevano fuori casa fino a notte fonda, che era meglio non frequentare! Ma tanto io volevo stare tutto il mio tempo con lui. Era dolce no che si preoccupasse per me? E c’erano anche quelli amici maschi, che io, ingenua non potevo capire come funziona la mente di un uomo! Forse erano amici ai miei occhi, lui mi credeva! Ma io dovevo credere a lui se mi diceva che in realtà volevano “altro”. Dovevo credergli, lo diceva perché mi amava. Un uomo non è amico di una donna se non se la vuole portare a letto!

Io non gli credevo, ma se potevo evitare per farlo stare più tranquillo…ma che mi costava?

In quei cinque anni ho scoperto che esistono mille e mille cose che una donna, per essere una donna per bene, deve fare! E io non volevo essere una donna per bene?

Non era colpa del mio fidanzato se a casa mia, le regole, non me le avavano mai date! Mia madre viaggiava senza mio padre, mia sorella era una donna forte ed indipendente, per non parlare delle zie e delle cugine. Dio, quanto mi fece vergognare di loro! Con una famiglia così, ovvio che io pensassi di potermi vestire come voglio, di avere amici uomini e cose assurde come uscire con la mia macchina la sera…

E c’era sempre qualcosa di nuovo da imparare. Avevo per esempio creduto che lui si potesse fidare almeno dei SUOI amici! Ma mi ero sbagliata! Anche i suoi amici erano maschi!

Ma un giorno io mi sono svegliata. E ho avuto paura. La mia famiglia mi avrebbe perdonata per averli allontanati, gli amici sarebbero stati ancora disposti ad essere amici? Non avevo altri che lui, e lui non lo volevo più.

Avevo iniziato a sentire la mia mancanza, e la sua presenza non era abbastanza a riempire il vuoto che si era creato.

Ho iniziato a cercarmi e più trovavo la me che mi piaceva, più perdevo lui.

Non potevamo esserci entrambi, capite? Potevo esistere solo appartenendo a lui, ma non esistere camminando al suo fianco.

È stato un processo lungo e doloroso scoprirmi e ricostruirmi. Affermarmi, far sentire la mia voce. E alla fine sono rinata dalle ceneri, come una fenice!

Per anni avevo creduto che lui fosse il mio grande amore!

Poi una mattina ti svegli e ti rendi conto che non solo non è il grande amore, ma che non è amore affatto.

La violenza su una donna non si misura solo dai lividi sul corpo, ma anche dalle cicatrici dell’anima.

È violenza quando lui vuole decidere per te.

È violenza quando ti fa sentire una nullità.

È violenza quando ti toglie la libertà.

Ricordiamoci che la gelosia non è amore, e che l’indipendenza è la cosa più preziosa che abbiamo! Io me lo ricordo ogni giorno, e non sbaglierò più!