Mi fermo adesso dopo una giornata piena di attività. Ne sono sconvolta! Non ho guardato nessun film, non ho dormicchiato sul divano né aperto un libro. Per il secondo giorno di fila, ho passeggiato al mare, assistito ad un tramonto bello da togliere il fiato, rovistato in libreria in cerca di qualcosa di nuovo da leggere, preso un aperitivo in centro e addirittura ho partecipato ad una festa!
Stento quasi a riconoscermi. Sarà che questo 2020 non è un buon anno per la famiglia reale, l’Australia, i virus mortali, ma sarà l’anno del cambiamento di Martina? Non voglio illudermi, ma sento che qualcosa potrebbe cambiare…
Certo se penso che domani mattina al mio risveglio, la routine prevede spulciare annunci di lavoro e mandare curriculum all’impazzata, non mi rimane poi tantissima positività!
Ma il problema è facilmente aggirabile! Basta non pensare a domani mattina.
Ora, stesa finalmente a letto sotto le coperte, con Teodoro, il mio gatto, acciambellato sul basso ventre, sono rilassata e soddisfatta! Domani mattina penserò a domani!
Oggi, la mia amica C. mi racconta della serata fallimentare trascorsa il giorno prima, e di come il “lui” in questione (se c’è una serata fallimentare, da qualche parte ci deve essere anche un lui!) sia completamente scomparso dai radar. Dopo di che mi chiede: “che faccio gli scrivo io?”.
Solitamente la mia politica a riguardo è: non esistono regole né tattiche. Hai voglia di scrivere a qualcuno, fallo senza pensarci troppo.
La situazione attuale però, mi sembrava richiedesse a gran voce misure straordinarie. E dopo un’analisi dettagliata dei rapporti intercorsi tra i due, mi ritrovo a rafforzare la mia tesi “non è il caso di contattarlo”, dicendo: – ma non l’hai mai visto il film “La Verità è che NON gli piaci abbastanza” ?
Da questa frase si delinea il nostro programma per il venerdì sera. Divano, film e cibo spazzatura ( solo per lei, io ho una miniatura del mio nutrizionista sulla spalla che mi spinge a fare la cosa giusta!).
Inizia il film, e mi sento particolarmente fiera delle massime che vengono fuori dalla boccuccia di Justing Long. Poi ad un certo punto, guardando la pellicola per la prima volta dal punto di vista didattico, mi rendo conto che fa più danno che altro!
Ma io dico, una inizia a guardare il film, ritrova nei primi 100 minuti tutto il bello della realtà, si sente anche meno sola perché insomma, se non riesce a farsi sposare Jennifer Aniston o a trovare un uomo decente Drew Berrymore tu non sei poi messa tanto male! E negli ultimi 20 minuti, viene tutto distrutto dal lieto fine buttato a destra e a manca? Bisogna essere seriamente disturbati per fare una cosa del genere! La prossima volta scegliamo quanto meno un titolo più adeguato tipo “E vissero tutti felici e contenti” oppure ” Attenzione, ricordati che è una commedia romantica”.
Insomma, alla fine mi sento di salvare solo la storia di Jennifer Connely, che per lo meno ha capito di poter vivere anche senza un uomo! Giusto per una spinta di femminismo personale.
Ah. La mia amica C. ha scritto a “lui”, ma di questo non posso incolpare il film. Quando l’ha fatto non avevamo ancora neppure il televisore acceso.