L’importante è crederci

Terza giornata di attività. La sensazione di stupore per la mia voglia di attività fisica viene lentamente sostituita da uno strano senso di soddisfazione, che porta, tra le altre cose, il vivo desiderio di fare esercizio anche domani!

Non so da cosa sia scaturito improvvisamente tutto questo, ma ho la segreta speranza che perduri nel tempo.

Una briciola di positività in questo periodo piatto e monotono.

Neanche oggi ho trovato un lavoro, ma sono piuttosto tranquilla e fiduciosa. Mi piacerebbe sognare “l’idea geniale”, quella che ti cambia la vita. Immagino già la mia biografia… Martina Santoro, dopo aver fatto l’agente di commercio, l’agente immobiliare, la commessa e la segretaria, una notte ha inventato…

Ovviamente la biografia si interrompe qui, perché non ho idea di cosa potrei inventare! Oh se fossi nata 100 anni fa! Dai, oggi è più dura inventare qualcosa, ormai abbiamo di tutto!

Ad ogni modo, sono convinta che l’evento che sconvolgerà la mia vita, è ormai proprio dietro l’angolo.

E stanotte vado a letto così, con questa tranquillizzante convinzione!

Tanto, l’importante e crederci no?

A domani ci penso domani

Mi fermo adesso dopo una giornata piena di attività. Ne sono sconvolta! Non ho guardato nessun film, non ho dormicchiato sul divano né aperto un libro. Per il secondo giorno di fila, ho passeggiato al mare, assistito ad un tramonto bello da togliere il fiato, rovistato in libreria in cerca di qualcosa di nuovo da leggere, preso un aperitivo in centro e addirittura ho partecipato ad una festa!

Stento quasi a riconoscermi. Sarà che questo 2020 non è un buon anno per la famiglia reale, l’Australia, i virus mortali, ma sarà l’anno del cambiamento di Martina? Non voglio illudermi, ma sento che qualcosa potrebbe cambiare…

Certo se penso che domani mattina al mio risveglio, la routine prevede spulciare annunci di lavoro e mandare curriculum all’impazzata, non mi rimane poi tantissima positività!

Ma il problema è facilmente aggirabile! Basta non pensare a domani mattina.

Ora, stesa finalmente a letto sotto le coperte, con Teodoro, il mio gatto, acciambellato sul basso ventre, sono rilassata e soddisfatta! Domani mattina penserò a domani!

Benvenuto 2020

Come ogni anno, con il mio solito ottimismo e buon umore, allo scoccare della mezzanotte il mio primo pensiero è stato: “ questo sarà un anno meraviglioso”. Ed effettivamente c’erano tutti i presupposti. Il primo inconfondibile segnale è arrivato direttamente dalle forze dell’ordine, che hanno tirato fuori la loro paletta per farmi accostare mentre ero al telefono con mia madre. Ho visto in un attimo l’imminente e tragico futuro: punti persi, multa da pagare… Spinta dall’istinto di sopravvivenza, comunque, ho nascosto abilmente il telefono tra le gambe, e con una certa nonchalance ho favorito la patente e cercato disperatamente il libretto, in contemporanea ho mentalmente aggiunto alla lista dei buoni propositi del 2020, riordinare i documenti nella mia macchina e capire come sia fatto il libretto di circolazione ( credo sia arrivato il momento, dato che ho la patente da quasi dieci anni). In tutto questo, la conversazione con mia madre era rimasta aperta, e dalle mie cosce veniva fuori la sua voce che invocava il mio nome. Non appena il carabiniere era distratto mi mettevo lì a dire: “ zitta mamma, non adesso, chiudi!”. Ma lei è una donna ostinata. Quando il carabiniere si è riavvicinato al mio finestrino, mi ha gentilmente detto di non aver bisogno del libretto di circolazione! Io lì, immersa in una montagna di carte inutili, ho tirato un sospiro di sollievo. Abbiamo fatto due chiacchiere, giusto il tempo che il mio battito cardiaco riprendesse ad essere nella norma. Poi lui mi congeda, e dice: “ non usare il telefono però!” Quindi non sono stata io brava a nascondere il telefono, quanto lui magnanimo a chiudere un occhio. Non è forse questo un chiaro segno di un 2020 meraviglioso? E non è finita qui. 

L’unica cosa, in questo momento della mia vita, che è perfetta, che amo, che adoro, a cui non vorrei rinunciare mai e poi mai, è il corso di improvvisazione teatrale che si tiene ogni sabato pomeriggio! Ma lavoro in un negozio in centro. Tale affermazione si traduce con: le probabilità di avere un sabato pomeriggio libero sono pressoché vicine allo zero. Cosa succede invece? Vedo la pianificazione orari della settimana, e chi lavora solo sabato mattina dalle 10:00 alle 12:00? BINGO! MARTINA! Secondo chiarissimo segno che questo è il mio anno. 

Certo, subito dopo ci sono state un paio di bazzecole che hanno fatto vacillare la mia fiducia. Ad esempio, Teodoro, il mio gatto, ha una cistite.

Cosa comporta? Un cambio di alimentazione, ora mangia croccantini che spero siano placcati in oro visto il costo, e una dose di antibiotico ed una di cortisone ogni mattina. Inutile dire che non è felice di prendere quelle medicine, e sospetto che stia progettando di uccidermi nel sonno. Normalmente credo che mi ami, io amo lui, ma i gatti sono così difficili da capire! 

Poi ho ricevuto una multa per divieto di sosta, non avevo visto il segnale ok? E c’erano una sfilza di altre macchine oltre la mia! Prendendola con filosofia, credo sia stato qualcosa alla “Final Destination”! La protagonista invece che la morte è la multa. Io l’avevo aggirata, e lei mi ha letteralmente seguita per ristabilire l’equilibrio dell’universo. Tutto sommato credo che la multa per il telefono sarebbe stata più cara. E quindi avanti ancora con l’ottimismo. Ci sono, ce la posso fare. Andrà tutto bene. Il 2020 sarà un anno meraviglioso. 

Ci tengo a precisare che solitamente non uso il cellulare alla guida, anzi, nonostante capisco sia difficile da credere a causa di tutto quello che ho appena raccontato, tengo molto alle regole stradali. Il cellulare sempre collegato in bluetooth alla macchina! è stato un caso sfortunato. Parlavo con mamma da prima di mettermi alla guida, avevo fretta, e ci vuole qualche minuto perché la chiamata passi alla connessione bluetooth. Non avrei dovuto mettere nemmeno in moto. Lo so. Cattiva Martina. Ma non lo farò più. Sentivo la necessità di discolparmi. 

E per oggi è tutto,

Martina.