La giornata è stata ok. Fino ad un certo punto sembrava essere bellissima. Pranzo in famiglia, passeggiata al mare con gli amici, aperitivo e a casa soddisfatti.
Poi mi ha chiamata il mio amico P., residente nel Regno Unito, che mi manca terribilmente.
Ci siamo aggiornati sulle rispettive vite. Devo ammettere che nessuno dei due aveva cose particolarmente entusiasmanti da raccontare. Così siamo passati alle vite degli altri, per poi tornare alle nostre!
È stato come un bagno di realtà, una doccia d’acqua fredda, un fulmine a cielo sereno o qualsiasi altra espressione simile vi venga in mente!
Devo rinunciare a qualcosa. Questo il pensiero che mi rimane alla fine della telefonata.
E se per un momento mi fermo e mi guardo dall’esterno, lo vedo anch’io che forse voglio troppo!
Ma si dai, voglio un lavoro che mi piaccia, che mi lasci tempo libero per le mie passioni e che mi faccia guadagnare bene, e se quel lavoro non c’è sono disposta a, come dice mamma “tirare la cinghia” e aspettare che quello che voglio arrivi.
Potrei tornare a vivere dai miei genitori, per stare più tranquilla, e potermi permettere realmente di aspettare il lavoro che più mi piace! Ma tornare da loro sarebbe una sconfitta troppo grande, e mi renderebbe troppo infelice. Non perché io non vada d’accordo con la mia famiglia, loro sono meravigliosi, ma io ho bisogno di un posto mio!
Ho la scuola di improvvisazione. Che è una spesa fissa, che quando non hai un lavoro pesa. Ma è anche l’unica cosa che mi rende veramente, veramente felice.
Devo rinunciare a qualcosa. Ma se rinunciassi a fare un lavoro che mi soddisfa, o alla mia indipendenza, o alla mia passione, che senso avrebbe il resto?
Mi rendo conto che nella vita bisogna fare dei sacrifici, fissare delle priorità, accettare che non si può avere tutto ciò che si vuole. Ma se non ne fossi capace? Se non volessi accettare tutto questo?
Così oggi vado a letto con una punta di amarezza. Sono queste le domande che ti fai quando sei nel pieno della Crisi Del Quarto Di Secolo. E dentro di me esiste ancora la convinzione che andrà tutto bene, che un giorno, presto, avrò tutto ciò che desidero. Però, ecco, spero di non sbagliarmi.
Qualcuno ha detto che il segreto della felicità è essere contenti di ciò che si ha. Guardare a quello che non si ha, e desiderarlo, è il modo migliore per essere infelici. 🙂
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Ci provo a non desiderare quello che non ho, giuro! Ci riesco anche, poi però ho qualche scivolone! Mi rimetto in piedi in fretta però 😂❤
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Lo so, scrivere belle frasi è facile, ma poi metterle in pratica è un’altra cosa. Ti capisco perfettamente.
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Io non aspetterei, ma farei bene il lavoro che trovo, qualunque sia, sono tutte esperienze utili nella vita.
Da padre, la mia ne ha 23.
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Non è così semplice. Se hai una passione, e ci credi, è giusto perseguire quella passione. Poi, ovvio, magari qualche lavoretto part-time si può anche fare ma se hai l’anima da artista devi seguire la tua arte. È l’unico modo per essere veramente felici e soddisfatti.
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Ecco, è esattamente quello che vorrei! Un part-time che mi lasci il tempo di fare quello che realmente amo! Ma capisco anche il consiglio da padre. Il mio mi dice la stessa cosa!
So che la strada per essere un’artista non è facile, eppure non riesco a pensare di non percorrerla!
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Si può essere artisti e lavorare, le due cose non si annullano, non è che se stai tutto il giorno a casa sei più artista.
Un lavoro porta via di media 6 ore al giorno, fai 8 , il resto del tempo fai l’artista.
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Ecco non sono d’accordo. Ho provato a fare dei full time, ma vuol dire non avere tempo per altro. Lavorare otto ore al giorno, ed avere solo il sabato e la domenica di libertà non ti permette di crescere come artista. Ti permette di avere un hobby che rimarrà tale! Per crescere ci vuole tanto impegno, costanza e dedizione…ma anche tempo da dedicare alle attività! Io non dico di non voler lavorare! Anzi, l’ho sempre fatto e mi piace farlo! Ma non sono ancora disposta ad avere un lavoro che assorba tutto il mio tempo! So bene che bisogna lavorare per vivere, ma voglio che ne valga veramente la pena! Non voglio che poi diventi un “vivere per lavorare”.
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La famosa via di mezzo.
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Io non ho detto che l’artista non debba lavorare. Ho detto che se si ha l’anima da artista, è difficile non seguire il richiamo verso la propria arte, e quindi fare qualcosa di diverso da quello che realmente senti. È una cosa differente. Poi, a prescindere da quello che si faccia o meno, l’arte è studio costante. Non è che uno fa la vita da bohemienne. È dura studiare. Figuriamoci studiare e lavorare. Poi dipende sempre da come uno si gestisce il tempo e soprattutto da quanto tempo (e volontà) dispone. (Ho scritto un sermone, scusami 🤣)
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Il commento sopra è per unallegropessimista*
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Sono passato dal tuo blog ho visto tanti amici di blog in comune.
Il problema che la vita costa, o c’è qualcuno che ti mantiene o lavori.
Il tempo va sfruttato bene. Io sul lavoro ho fatto un passo indietro per poter avere più tempo libero, ma dolce consorte lavorava…
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Si, certamente. È normale che prima o poi uno debba per forza di cose lavorare. Anche a me piacerebbe disegnare tutto il giorno o fare musica ma purtroppo non è possibile. Però io non ho un gran talento che valga la pena seguire, secondo me. Se Martina dentro di se lo sente, è giusto che lo segua e che faccia di tutto per ottenere quello che vuole. Io a 20 anni ho fatto scuola di doppiaggio, recitazione e dizione per esempio. Dalle 9 alle 13 tutti i giorni. Il pomeriggio andavo a un call center outbound. Arrivava la sera che non aveva più voce. Ho dovuto smettere call center fino al raggiungimento di questo diploma, dopodiché mi presentai per dei provini, fui scartato diverse volte fino a che non “scapocciai”. Evidentemente non era la mia strada. Ne provai altre, poi ritornai a lavorare. Quando si è giovani bisogna tentare. Non bisogna mai smettere di crederci. Poi con la maturità le scelte si fanno più nitide e razionali. Tutto viene da sé. (Oggi ho litigato con la sintesi)
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Sei simpatico, e mi pare anche un ragazzo di buon senso.
Se ti piace recitare ci sono tante compagnie amatoriali che fanno cose pregevoli, e poi non si sa mai….
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Grazie… Avevo un’anima pura e astratta, credevo di poter fare tante cose ma poi la vita ti porta, come dicevi tu, a dover sfruttare bene il tempo perché più passa e più ti rendi conto di non averne e allora bisogna, per forza di cose, cambiare direzione. Io ho smesso di crederci troppo presto, forse. Comunque riguardo al discorso recitazione è un capitolo chiuso. Adesso non ne sento più il bisogno. Ogni tanto faccio dei disegni su instagram o strimpello qualcosa, il resto si è estinto. La chiamano crescita. Io la sento come una perdita. Una mutazione obbligata, ecco… ma ci sta. La vita è anche questo. Ciao, passa un pomeriggio 😊🖐
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Un bel pomeriggio…
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Sei giovane, hai tutto il tempo. Credici e vai fino in fondo. Nessuno ti ferma se ci credi veramente. Aspira al sogno, conquistalo. Hai tutte le possibilità. Ti faccio gli auguri per il tuo futuro. Daje! 😊👍
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Grazie! Non mi sento più giovanissima, ma voglio comunque conquistare il sogno! O almeno provarci fino alla fine 😊💪
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Ottimo! 😊
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