L’ipocrisia del Leccese

Al teatro Apollo stasera “Mine Vaganti”. Ho amato profondamente il film ed è stato emozionante vedere lo spettacolo teatrale. Sul palco, tra i molti, Francesco Pannofino! Lui da solo sarebbe valso il costo del biglietto e considerando che nel mese di settembre, mi ha letto tutta la saga di “Harry Potter” ( si , sono abbonata a Audible), è stato come incontrare un vecchio amico. FAVOLOSO.

I posti non erano un granché, io T. e L. occupavamo tre posti nelle ultime file. Davanti a noi due ragazze alte come pallavoliste che muovevano la testa come uno di quei cagnolini che si mettevano sul cruscotto della macchina! Tutto sommato però, schivando con lo sguardo il loro movimento, che mentalmente mi sentivo Matrix, sono riuscita a seguire tutto lo spettacolo!

Le spettatrici veramente insopportabili erano quelle acconto a noi! Sembrava fossero capitate a teatro per sbaglio, e che l’esigenza di raccontarsi aneddoti personali fosse impellente! Il tutto condito da risatine, scoppiettii di una bottiglietta di plastica, e andirivieni.

Il culmine l’abbiamo raggiunto però solo verso fine spettacolo, quando la ragazza decide di farsi pure due chiacchiere al telefono!

Al che ho pensato che il vero spettacolo saremmo potuti essere noi. Per un secondo ho immaginato le luci abbandonare il palco e raggiungere la platea, e tutti a guardare la nonchalance della protagonista e lo stupore di noi poveri attori secondari. Allora avrei potuto mettermi in piedi e dire: – Ehi tu, fai sul serio? Metti giù quel telefono! Non ti sei accorta che siamo a teatro? –

Ma le luci sono rimaste proiettate sul palco, T. , L. ed io ci siamo guardati con sgomento e mi sono limitata a chiedere loro a bassa voce – ma fa sul serio, sta succedendo veramente?- poi abbiamo tirato un respiro profondo e abbiamo continuato a guardare lo spettacolo.

Alla fine, dopo i moltissimi applausi di cui si era riempito il teatro, mentre tutti ci alzavano, la signora che era seduta alle nostre spalle ha parlato del comportamento di quelle ragazze definendolo: L’ipocrisia Del Leccese. E cioè il leccese medio che fa qualcosa più per fare vedere di averla fatta, che per l’interesse di farla sul serio.

Credo che la signora avesse ragione.