Il teatro ci fa bene

Questa sera sono stata a teatro a vedere “Anfitrione” di Sergio Pierattini. Non mi dedicherò ad una critica o recensione, perché non sono sicura di avere i mezzi per farlo, mi limito a dire che mi è piaciuto moltissimo.

Seduta in uno dei palchetti centrali del teatro Apollo, mi sono goduta la rappresentazione tra tante risate e qualche momento di riflessione.

A fine spettacolo, tornando verso la mia macchina, becco gli attori uscire dal retro del teatro. Il tempo di focalizzare che, le persone che mi sono passate accanto, fossero realmente quelli che avevo appena visto sul palco, che la porta del teatro si apre nuovamente. Esce Barbora Bobulova, bellissima e con un sorriso splendente stampato in viso, e mi dice: – Ciao!- come se fossimo due vecchie conoscenti!

È stato allora che ho provato un moto di orgoglio, delle serie: si, sono la prescelta! Ha salutato me! E ora, tramite il suo “ciao” , mi regalerà le sue doti, la sua carriera e anche il suo rossetto!

E niente la storia finisce così! Insomma questo è stato l’unico evento degno di nota della giornata! E non è poco, ve lo assicuro. Il fatto mi ha donato così tanta carica, che tornata a casa mi sentivo così piena di nuove energie da aver pensato domani vado a correre. Io! Che penso di voler andare a correre. Che evento eccezionale!

Ansia e terrore dal nutrizionista

Oggi, dopo le vacanze di natale e l’indicibile assunzione dei più variegati cibi grassi del mondo, ho fatto una visita dal mio nutrizionista!

Nuda e indifesa, sono salita sulla bilancia! E mentre quell’arnese diabolico calcolava il mio peso, nella mia mente scorreva un filmato con la colonna sonora di Michael Bublé e le immagini di pandoro, lasagna, polpettone e patate al forno!

Contemporaneamente cercavo delle scuse plausibili. Tipo, dall’ultima visita mi sono notevolmente cresciuti i capelli. Oppure, aspetto il ciclo mestruale, sono gonfia! (Che poi potrebbe pure essere vero, quando viene a me il ciclo? Forse è arrivato il momento di scrivere da qualche parte la data presunta o scaricare una di quelle belle app che ti dice pure se sei fertile) Al culmine della disperazione, ho addirittura pensato di ammettere di non avere avuto il tempo di depilarmi! Insomma anche i peli avranno il loro peso, no?

Poi, la sorpresa.

Quella bilancia, che non riesco proprio ancora a vedere come un’amica, mi ha informata che sono dimagrita, nonostante le vacanze, i grassi e i troppi zuccheri ingeriti.

Con un’iniezione di autostima da far girar la testa, mi sono rivestita, e sono uscita dalla studio del dottore camminando come se fossi Belen Rodriguez!

Si, avevo perso la retta via, ma sono di nuovo pronta! Da oggi niente più sgarri! Seguirò il piano alimentare alla lettera. Perché questa storia di essere magri fa stare bene, e mangiare sano inizia a diventare quasi soddisfacente!

Benvenuto 2020

Come ogni anno, con il mio solito ottimismo e buon umore, allo scoccare della mezzanotte il mio primo pensiero è stato: “ questo sarà un anno meraviglioso”. Ed effettivamente c’erano tutti i presupposti. Il primo inconfondibile segnale è arrivato direttamente dalle forze dell’ordine, che hanno tirato fuori la loro paletta per farmi accostare mentre ero al telefono con mia madre. Ho visto in un attimo l’imminente e tragico futuro: punti persi, multa da pagare… Spinta dall’istinto di sopravvivenza, comunque, ho nascosto abilmente il telefono tra le gambe, e con una certa nonchalance ho favorito la patente e cercato disperatamente il libretto, in contemporanea ho mentalmente aggiunto alla lista dei buoni propositi del 2020, riordinare i documenti nella mia macchina e capire come sia fatto il libretto di circolazione ( credo sia arrivato il momento, dato che ho la patente da quasi dieci anni). In tutto questo, la conversazione con mia madre era rimasta aperta, e dalle mie cosce veniva fuori la sua voce che invocava il mio nome. Non appena il carabiniere era distratto mi mettevo lì a dire: “ zitta mamma, non adesso, chiudi!”. Ma lei è una donna ostinata. Quando il carabiniere si è riavvicinato al mio finestrino, mi ha gentilmente detto di non aver bisogno del libretto di circolazione! Io lì, immersa in una montagna di carte inutili, ho tirato un sospiro di sollievo. Abbiamo fatto due chiacchiere, giusto il tempo che il mio battito cardiaco riprendesse ad essere nella norma. Poi lui mi congeda, e dice: “ non usare il telefono però!” Quindi non sono stata io brava a nascondere il telefono, quanto lui magnanimo a chiudere un occhio. Non è forse questo un chiaro segno di un 2020 meraviglioso? E non è finita qui. 

L’unica cosa, in questo momento della mia vita, che è perfetta, che amo, che adoro, a cui non vorrei rinunciare mai e poi mai, è il corso di improvvisazione teatrale che si tiene ogni sabato pomeriggio! Ma lavoro in un negozio in centro. Tale affermazione si traduce con: le probabilità di avere un sabato pomeriggio libero sono pressoché vicine allo zero. Cosa succede invece? Vedo la pianificazione orari della settimana, e chi lavora solo sabato mattina dalle 10:00 alle 12:00? BINGO! MARTINA! Secondo chiarissimo segno che questo è il mio anno. 

Certo, subito dopo ci sono state un paio di bazzecole che hanno fatto vacillare la mia fiducia. Ad esempio, Teodoro, il mio gatto, ha una cistite.

Cosa comporta? Un cambio di alimentazione, ora mangia croccantini che spero siano placcati in oro visto il costo, e una dose di antibiotico ed una di cortisone ogni mattina. Inutile dire che non è felice di prendere quelle medicine, e sospetto che stia progettando di uccidermi nel sonno. Normalmente credo che mi ami, io amo lui, ma i gatti sono così difficili da capire! 

Poi ho ricevuto una multa per divieto di sosta, non avevo visto il segnale ok? E c’erano una sfilza di altre macchine oltre la mia! Prendendola con filosofia, credo sia stato qualcosa alla “Final Destination”! La protagonista invece che la morte è la multa. Io l’avevo aggirata, e lei mi ha letteralmente seguita per ristabilire l’equilibrio dell’universo. Tutto sommato credo che la multa per il telefono sarebbe stata più cara. E quindi avanti ancora con l’ottimismo. Ci sono, ce la posso fare. Andrà tutto bene. Il 2020 sarà un anno meraviglioso. 

Ci tengo a precisare che solitamente non uso il cellulare alla guida, anzi, nonostante capisco sia difficile da credere a causa di tutto quello che ho appena raccontato, tengo molto alle regole stradali. Il cellulare sempre collegato in bluetooth alla macchina! è stato un caso sfortunato. Parlavo con mamma da prima di mettermi alla guida, avevo fretta, e ci vuole qualche minuto perché la chiamata passi alla connessione bluetooth. Non avrei dovuto mettere nemmeno in moto. Lo so. Cattiva Martina. Ma non lo farò più. Sentivo la necessità di discolparmi. 

E per oggi è tutto,

Martina.